intervista maria di chio casa

Parliamo di Coworking per professionisti della casa con chi se ne intende: Maria Di Chio. L’intervista!

Coworking Torino Bengasi non è un Coworking qualsiasi: è uno spazio nato con una vocazione specifica (anche se non esclusiva), un hub professionale dedicato all’intera filiera dell’arredo.

Tutti i professionisti della casa – come chi si occupa di progettazione, architetti, designer d’interni, arredatori – hanno finalmente a loro disposizione a Torino un luogo che risponde alle loro esigenze.

Per parlare di capacità di fare Rete, condivisione di spazi e idee e anche di Coworking dedicati alla filiera dell’arredo Rete Cowo® ha intervistato una vera esperta: Maria Di Chio, arredatrice nonché store manager dello showroom Di Chio Arredamenti in Via Onorato Vigliani 214 a Torino.

Rete Cowo® – Buongiorno Maria e grazie per la tua disponibilità. Per presentarti a chi non ti conosce, cosa puoi dirci?

Maria Di Chio – Volentieri, e grazie a voi per l’opportunità.

Mi chiamo Maria Di Chio e svolgo, da molti anni, la professione di arredatrice, nell’ambito dell’azienda di famiglia, la storica Di Chio Arredamenti, attiva da oltre sessant’anni in Piemonte, Liguria e Costa Azzurra.

In particolare, attualmente ricopro l’incarico di store manager dello showroom di Piazza Bengasi a Torino, zona Lingotto, che gestisco insieme a mio figlio Francesco Di Chio, anch’egli arredatore e designer.  

Rete Cowo® – Cosa significa per te essere un’arredatrice, una professionista che si occupa della casa delle persone?

Maria Di Chio – Che bella domanda… non posso che rispondere partendo dagli inizi, dall’infanzia. Fin dalla più tenera età, infatti, ho respirato in casa progetti d’arredo, materiali, design… perché è sempre stata questa la vocazione di famiglia, e io ci sono cresciuta dentro.

Una grande fortuna, perché, ancora prima di coinvolgermi attivamente in azienda, ho potuto godere di una sorta di formazione profonda, quasi una vocazione, in seno alla famiglia.

La passione non si impara a scuola… ed è questo, per me, il significato di essere una professionista della casa: sapersi appassionare alle esigenze di ogni persona, ogni famiglia, alle prese con l’impostazione migliore possibile degli spazi in cui vivere.

Aggiungerei anche – dato che da alcuni anni assistiamo a una ibridazione degli spazi di vita e di lavoro – che tutto questo riguarda anche strumenti e ambienti dove svolgere attività professionale.

Rete Cowo® – E veniamo quindi al Coworking! Ci vuoi parlare dei motivi che vi hanno fatto decidere di entrare in questa attività, nella città di Torino?

Maria Di Chio – Con piacere! Come stavo dicendo, è stata la passione per gli spazi di vita, siano essi casalinghi o professionali, unita alla convinzione che il futuro di ogni attività è nella capacità di fare Rete (o Network come si dice oggi con espressione più trendy)…tutto questo ci ha avvicinato all’idea del Coworking, facendoci poi fare il passo concreto di attivare il nostro spazio.

È da circa un anno che – affiancati da Rete Cowo® – portiamo avanti appunto una realtà di spazio professionale condiviso e collaborativo proprio presso il nostro showroom di Piazza Bengasi.

Spazi adeguati e di ispirazione, dove naturalmente emerge in pieno il DNA alla base della nostra visione, della nostra interpretazione del fenomeno Coworking.

Rete Cowo® – Si capisce dalle tue parole che per voi “Coworking” significa qualcosa in più, rispetto all’accezione abituale. E’ così?

Maria Di Chio – Colto in pieno! Come sanno le persone che ci conoscono, sia direttamente sia attraverso la nostra presenza online, qui su CoworkingTorino.net, sul sito di Cowo® o sui nostri profili social (siamo infatti presenti su LinkedIn, su Instagram e su Facebook), il nostro modo di intendere il Coworking incrocia virtuosamente la “passionaccia” per il nostro lavoro, qualcosa che abbiamo nel sangue da generazioni!

Ecco perché ci definiamo “Il Coworking per i professionisti della casa”, perché è questo, principalmente, che ci sentiamo di offrire:

Un hub dedicato a chi, come noi, lavora per il benessere arredativo delle persone; uno spazio creativo ed operativo in grado di ispirare la progettualità, essendo a contatto con materiali, progetti, arredi e, soprattutto, con la professionalità profonda e appassionata che caratterizza chiunque lavori all’interno del nostro showroom… nonché Coworking space.

Rete Cowo® – Vi ritenete per questo una proposta di “Coworking verticale”, come si dice, cioè riservato solo ad alcuni tipi di professionisti ed aziende?

Maria Di Chio – Non esattamente così, ci tengo a dire infatti che noi come azienda abbiamo abbracciato lo spirito del Coworking nella sua interezza.

Mi spiego meglio: siamo convinti che ogni incontro professionale che il Coworking ci permette di fare è in grado di arricchire la nostra giornata lavorativa, e viceversa – ci impegniamo infatti per essere noi stessi di stimolo e ispirazione per coloro che entrano in contatto con noi attraverso gli spazi di Coworking.

Detto questo, siamo arredatori, progettisti, designer… appassionati persi di qualunque cosa riguardi il design degli spazi, i progetti di arredo: è logico che la nostra proposta di Coworking abbia un profilo particolarmente caratterizzato in tal senso, che esprime appunto il nostro amore per il lavoro che svolgiamo.

Sappiamo per lunga esperienza (60 anni di lavoro nel settore!) che questo aspetto è fortemente attrattivo, e siamo convinti lo sia anche nel Coworking, come del resto è già emerso nei primi mesi di attività nell’ambito di questo nuovo progetto.

Rete Cowo® – Se potessi realizzare con un colpo di bacchetta magica lo sviluppo ideale del tuo Coworking, Maria, come lo realizzeresti?

Maria Di Chio – Lo descrivo subito: è qualcosa che ho in mente da un po’!

Quello che mi immagino – e per cui lavoro intensamente, a più livelli – è una realtà in grado di coinvolgere su base continuativa (il che può voler dire sia una presenza quotidiana al Cowo®, sia sporadica, perché ormai non abbiamo piu bisogno di vederci tutti i giorni, non è vero?) diversi soggetti della filiera dell’arredo.

Noi stessi, nell’attività aziendale, abbiamo al nostro interno diverse figure, con diversi ruoli: mi immagino che la Coworking community rispecchi questa eterogeneità, all’interno di una serie di rapporti dinamici e stimolanti.

Anche solo parlandone, mi entusiasmo! 

E vi dirò: tutto questo comincio già a vederlo realizzato, nei contatti che si sono manifestati finora.
Perciò forse posso anche fare a meno della bacchetta magica…

Rete Cowo® – Ultima domanda: parliamo della dimensione economica del Coworking.
Cosa puoi dirci al riguardo?

Maria Di Chio – Certo, è un tema, ma per quanto ci riguarda non è “il” tema.

Fatto salvo il concetto che si tratta di attività economica a tutti gli effetti, con i suoi costi, i suoi ricavi e i suoi margini di guadagno, per Di Chio Arredamenti il focus da perseguire non è tanto la realizzazione di margini di redditività (che pur ci sono, com’è logico), ma lo sviluppo nel medio termine di progetti condivisi, grazie all’attivazione di una rete di contatti collaborativi che trovano nello spazio fisico di Piazza Bengasi un “pretesto fisico” per far incontrare talento, professionalità, piacere del bel lavoro.

È dal bel lavoro, svolto con passione e competenza, che ci aspettiamo i ricavi economici, e riteniamo il Coworking una piattaforma eccellente per “farlo succedere”, al di là dello specifico ritorno economico dell’attività in sé.